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Valli di Lanzo

Lago dietro La Torre (da Usseglio)

altimetrialago dietro La Torre

location_on parcheggio a fianco municipio di Usseglio (campo sportivo)
directions_car da Lanzo si seguono le indicazioni per Viù e Usseglio
straighten 29,37 km
trending_up 1251 m circa
access_time 4 ore
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 17,34 km (59%) - sterrato 12,03 (41%)
event da luglio a settembre
update ricontrollato e modificato il 4 agosto 2024. Prima versione 25 giugno 2000
map I.G.C. 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio, 1:25.000 n. 103 Rocciamelone Uja di Ciamarella Le Levanne Alte Valli di Lanzo
warning può essere utile una fonte di illuminazione per affrontare l'unica galleria. A metà della medesima si trova un cancello che mi dicono essere generalmente aperto. Se fosse chiuso c'è un passaggio laterale anche se piuttosto stretto. Prestare attenzione nella parte alta alla possibile caduta di massi e pietre.
map ONLINE
gps_fixed TRACCIA GPX
Descrizione: l'itinerario risale la valle del rio Arnas utilizzando la strada di servizio alla diga realizzata dall'ENEL. La percentuale di asfalto è un po' elevata ma è ampiamente ripagata dalla bellezza del paesaggio: ripidi pendii prativi sovrastati da alte cime rocciose sulle quali si contano numerose cascate. Il rio Arnas è stato sfruttato per la produzione di energia elettrica mediante la realizzazione di due dighe (lago della Rossa e Dietro la Torre) e di tre centrali in cascata che producono complessivamente in un anno 86 milioni di kWh, pari al fabbisogno di circa 30.000 famiglie medie italiane. La centrale più a valle si trova lungo la strada in direzione Margone, a 500 metri dall'albergo Furnasa. E' entrata in funzione nel 1931 e sfrutta in parte le acque provenienti dalla diga di Malciaussia, che, nei pressi del Monte Bassa, al termine di una galleria lunga 4350 metri, si uniscono a quelle del lago Dietro la Torre compiendo un salto di 495 metri. La portata raggiunge al massimo i 4 metri cubi al secondo e consente ai due generatori collegati ad altrettante turbine di erogare una potenza di 17 MW. Queste ed altre informazioni erano riportate su alcune bacheche sparse lungo il percorso.... Dal municipio (0 km) continuiamo sulla strada principale passando dinnanzi alla Chiesa nuova dedicata a Maria Vergine Assunta (0,05). Poco più avanti si trova invece l'antico complesso parrocchiale. Arrivati ad uno spiazzo sulla sinistra con monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale (0,10) si segue la sterrata che da questo si diparte compiendo presto una curva che la fa tornare indietro (l'accesso è meno evidente se vi sono i banchi del mercato). Al primo ponte andare diritto (0,33) quindi, al secondo (0,69), agganciare la sterrata che risale a fianco dello Stura di Viù. Giunti all'altezza dell'albergo ristorante Furnasa la si abbandona (1,79) per imboccare la strada che risale il vallone di Arnas (1,85). Si passa la borgata Truc Castello (2,39 - sbarra) e la cappella di Sant'Anna (3,61), posizionata tra i due alpeggi di Arnas (inferiore e superiore). Superato il sentiero per il Rifugio L. Cibrario al Peraciaval (5,36 - m 2616) si arriva al bivio (6,73) che diritto consente di raggiungere l'alpe Sulè oppure, attraverso una galleria il cui accesso è chiuso, la centrale Pian Sulè. Questa si trova in caverna (quindi non visibile) ed è provvista di un solo generatore. Sfrutta le acque provenienti dal lago Dietro la Torre e dalla presa di Pera Ciaval che dentro una condotta forzata lunga 911 metri compiono un salto di 540 metri. Dal bivio, si continua a destra, superando una sbarra (6,80). I tornanti si susseguono numerosi concedendo pochissime pause. L'asfalto termina (10,09) poco dopo l'Alpe Bessanetto, ormai ridotta ad un cumulo di pietre. Sulla destra, si apre il vallone del Veil culminante nel colle Speranza. Poco al di sotto, a breve distanza da Punta Corna, si trova una miniera di cobalto ormai abbandonata. Il minerale veniva lavorato in un edificio conosciuto come "La fabbrica" ancor oggi visibile presso la frazione Crot. Non dimentichiamo che l'attivita' mineraria insieme alla pastorizia sono state per decenni le principali fonti di sostentamento degli abitanti di queste valli. Segue un lungo traverso interrotto da una galleria (12,20) lunga circa 300 metri, fortunatamente rettilinea: l'uscita è ben visibile ma la parte centrale è alquanto buia soprattutto se la giornata è nuvolosa. Con due tornantini ravvicinati si raggiunge la centrale Dietro la Torre (13,47), alimentata dalle acque del lago della Rossa (la più elevata diga d'Italia con i suoi 2716 metri), che dopo una corta galleria ed una condotta forzata lunga 1686 metri, compiono un salto di 342 metri. La centrale, che può produrre in un anno 8.400.000 kWh, è l'unica dotata di pompe, utilizzate per rimandare l'acqua, quando vi è una minor richiesta di energia elettrica (per esempio la notte), al sovrastante bacino della Rossa, in modo da poterla utilizzare nei momenti di punta. Gli edifici diroccati situati nelle vicinanze risalgono agli anni '30: ospitavano gli operai impegnati nel cantiere. Anche la decauville appartiene a quel periodo: ormai da tempo abbandonata, la sua incisione sulla montagna è ben riconoscibile durante la salita così come i binari a scartamento ridotto. Costeggiando la centrale a destra, si perviene al modesto sbarramento (13,62 - 12 metri in altezza e 55 in lunghezza), realizzato in pietrame e malta di cemento. La capacità dell'invaso (2373 m s.l.m.) è di circa 100.000 metri cubi, 100 volte più piccola del lago della Rossa. E' anche visibile la stazione della funivia utilizzata dai dipendendi ENEL. La strada è stata allungata in occasione della posa della nuova condotta e porta, dopo aver attraversato un bel pianoro, sino al portale di accesso della galleria che ospita il tratto iniziale della condotta (15,25). Il lago della Rossa è raggiungibile a piedi in meno di 1 ora (il sentiero è segnalato con il numero 122A da un cartello). La salita è ripida per cui con la bici è poco fattibile anche a spalla. Più in alto si trova il colle d'Arnas, importante via di comunicazione conosciuta fin dall'epoca romana: il ritrovamento in zona di una lastra di pietra con iscrizioni testimonierebbe il passaggio di qui dello stesso Annibale. Non essendoci alternative si ritorna all'albergo Furnasa seguendo la stessa strada della salita e poi, seguendo la strada di fondovalle (28,66), si ritrova il municipio (29,37).

altimetria

image2chiesa nuova Maria Vergine Assunta

image3sterrato iniziale lungo lo Stura di Viù

image4cappella di Sant'Anna

image5il vallone d'Arnas

image6l'unica galleria

image7i binari della decauville

image8centrale dietro La Torre

image9il pianoro nella parte finale

image4cappella di Sant'Anna

image6il vallone d'Arnas

image6l'unica galleria

image7i binari della decauville

image8centrale dietro La Torre

image9il pianoro nella parte finale

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Ultimo aggiornamento: 4 agosto 2024