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Valle di Susa

Montagne Seu (Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand)

altimetriatratto iniziale lungo la Dora Riparia

location_on Salbertrand (SS 24 ang. via Chenebieres)
directions_car dall'uscita Oulx Est dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia procedere in direzione Salbertrand. All'inizio del paese si incontra la palazzina dove si trova l'ufficio informazioni del Parco Naturale Gran Bosco (circa al Km 74 della SS 24). Lasciare la vettura sullo spiazzo antistante.
straighten 14,48 km (solo andata)
trending_up 995 m circa (870 andata + 125 ritorno)
access_time 4,5 ore (3 ore e 15 minuti andata + 1 ora e 15 minuti ritorno)
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 0,52 km (4%) - sterrato 13,96 (96%)
event da maggio a ottobre
update Effettuato il 21 maggio 2000
map I.G.C. 1:50.000 n. 1 VALLI DI SUSA CHISONE e GERMANASCA
map GIF

image1tratto iniziale lungo la Dora Riparia

Descrizione: gran parte dell'itinerario si snoda all'interno del Parco Naturale Gran Bosco, istituito nel 1980 con l'intenzione di salvaguardare una preziosa zona boschiva, ricoprente il 70% dell'area protetta e composta da stupendi esemplari di conifere. Tra tutte segnaliamo il raro abete rosso che ha qui potuto svilupparsi grazie alle favorevoli condizioni climatiche, e poi l'abete bianco ed il pino cembro: i semi delle piante migliori vengono utilizzati nei vivai regionali e statali per la produzione di piantine da rimboschimento. Il Parco si estende su una superficie di quasi 3800 ettari sulla destra orografica della valle solcata dalla Dora Riparia, fino ai 2600 metri di quota della cresta spartiacque tra la Val di Susa e la Val Chisone. Sin dal XVIII secolo, questa zona rivestì una certa importanza per la produzione di legname pregiato che venne impiegato nella costruzione di grandi opere civili e militari, come la Basilica di Superga ed il Castello della Venaria Reale. Si inizia col percorrere la Statale in direzione del paese svoltando quasi subito in via Chenebieres (azzerare il ciclocomputer - 0 km). Tralasciata la via Chanriond (0,06), si raggiunge, superato il ponte sulla Dora Riparia, un trivio (0,40). Si noti poco avanti sulla strada di centro la lapide collocata per il tricentenario della battaglia che vide impegnati Francesi e Valdesi il 3 settembre del 1689. Questi ultimi, dopo essere riparati in Svizzera per sfuggire alle cruente persecuzioni religiose, sotto la guida del pastore Enrico Arnaud, intrapresero il viaggio del ritorno alle valli d'origine (Pellice e Germanasca). L'attraversamento della Dora sarebbe avvenuto proprio presso il ponticello in legno di Chenebieres, vista l'impossibilità di guadare il torrente ingrossato da intense precipitazioni. Dopo una violenta battaglia i Valdesi riuscirono ad avere la meglio e poterono così proseguire la loro marcia. Dal trivio, procediamo a sinistra, lungo il torrente, sino ad un campo di calcio (1,08). Da qui a destra (via Giuseppe Rey) e quindi, subito dopo il sottopasso dell'autostrada (1,26), diritto sullo sterrato protetto da un muretto in pietra. Superato il ponte sul rio delle Gorge (1,80), si raggiunge a sinistra il parcheggio e l'area attrezzata Pinea, oltre la quale il transito è vietato (2,02 - sbarra). Affrontiamo ora una lunga serie di tornanti nel fitto bosco, costituito inizialmente da conifere e latifoglie. L'uso della bicicletta dentro il Parco è libero sulle strade carrozzabili, mentre sui percorsi appositamente segnalati deve avvenire sotto il controllo degli incaricati. Superata la sbarra si incontra il sentiero per il Lago Ghiacciaia (2,04), così chiamato perché, quando non esistevano i frigoriferi, veniva impiegato, durante la stagione invernale, nella produzione del ghiaccio. Questo veniva conservato in un vicino magazzino, ben coibentato, fino all'estate successiva pronto per essere spedito a Torino e persino oltre confine (zona di Briançon), inizialmente a bordo di carri a trazione animale e poi per ferrovia. Giunti all'11° tornante (4,28), una stradina sulla destra, a fondo cieco, arriva dopo circa 500 metri nei pressi dell'ingresso principale della Batteria B7, situato poco al di sotto della sede stradale. Si tratta di un'opera in caverna mai completata, essenzialmente costituita da una galleria a forma di U, aperta anche all'altra estremità, con locali di magazzino e alloggio, e dalla quale si staccavano i collegamenti a 5 aperture sulla parete rocciosa che avrebbero dovuto ospitare altrettanti pezzi da 75/27. Superate le diramazioni per Buissoniere (4,39), Case Cros (4,58), Fanja/Etanche e Case Serzaret (6,73) si arriva all'area attrezzata Serre Blanche (9,24). Qui continuiamo a sinistra, evitando la sbarra posta sulla stradina per Monfol e Sauze d'Oulx. Tralasciato il bivio per l'Alpeggio Randuin (9,82), si ignora quello per il colle Blegier (10,68), nei pressi del quale apprendiamo, da un cippo, che la strada boschiva che andremo ora a percorrere è stata costruita nell'anno 1926 dall'isp. for. dott. Vitale. Il percorso si fa in questo tratto piuttosto rettilineo con pendenza meno accentuata, e comporta l'attraversamento di numerosi corsi d'acqua. Segue quindi la discesa che ci porterà, evitando l'ascesa all'Alpe Le Selle (14,18), a Montagne Seu (montagne è sinonimo di alpeggio): benché molte delle baite siano state ristrutturate e dotate di ogni confort, l'uso di materiali e tecniche tradizionali ha permesso di lasciare inalterato l'aspetto architettonico originario della borgata. Oltre ai tetti di lose, si noti l'esiguo numero di finestre e le loro ridotte dimensioni: sembra incredibile, ma l'imposizione di una tassa sulla luce, proporzionale alla superficie luminosa, costrinse i proprietari a questi sotterfugi per limitare il tributo da pagare. Passata la chiesetta dedicata ai Santi Cosma e Damiano, peraltro in pessime condizioni, si raggiunge infine la fontana antistante il rifugio Daniele Arlaud (14,48 - m 1770 s.l.m), l'unico all'interno del parco, dotato di 12 posti in camerata e servizio ristoro. Ritorno lungo la strada dell'andata.

image2la lapide dedicata al ritorno dei Valdesi in Italia

image3fontana situata poco prima dell'area Pinea

image4ingresso principale della Batteria B7

image5salita nel bosco di conifere

image6il bivio per il colle Blegier

image7un rio lungo la pista forestale per le M. Seu

image8il rifugio Daniele Arlaud

image4ingresso principale della Batteria B7

image5salita nel bosco di conifere

image6il bivio per il colle Blegier

image7un rio lungo la pista forestale per le M. Seu

image8il rifugio Daniele Arlaud

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Ultimo aggiornamento: 5 settembre 2024