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Le grandi traversate

Torino-Aosta (anello antiorario)

location_on Torino (piazza Gran Madre di Dio)
straighten 330 km
trending_up 3318 m circa
access_time 4/5 giorni
sort Difficoltà: medio
event tutto l'anno tranne inverno. Da evitare dopo piogge per presenza fango.
update Effettuato a maggio 2024
map L'Escursionista Editore Carta dei sentieri 1:25.000 n. 4 Conca di Aosta, n. 13 Valle Centrale e n. 12 Basse Valli d'Ayas e Gressoney; I.G.C. 1:50.000 n. 17 Torino Pinerolo, n. 21 Il Canavese e n. 9 Ivrea Biella Bassa Valle d'Aosta
warning breve tratto di sentiero da fare a spinta tra Hône e Outrefer (ritorno) sia in salita che in discesa! Se proprio volete evitarlo basta fare il percorso dell'andata che passa per Bard e Donnas. Prudenza nei tratti stretti lungo i ru soprattutto dove non vi sono protezioni laterali. Se dovete attraversare strade con obbligo di svolta c'è di solito un attraversamento pedonale nelle vicinanze. Arrivando ad Aosta c'è da fare un passaggio TUTTO BICI A MANO! ovvero discesa di una scala, attraversamento pedonale ed il tratto che precede l'imbocco di via Monte Zerbion (contromano ma c'è passaggio riservato ai pedoni). Così facendo lo si fa in sicurezza e rispettando il codice della strada. Bici a mano anche sulle scalinate dopo la chiesa di Chatillon per rispetto dei pedoni e perchè potrebbe uscire qualcuno dall'uscio di casa (tanto il tratto è breve). Il resto è tutto ciclabile a parte qualche raro passaggio con gradini o in forte pendenza.
map ONLINE
gps_fixed TRACCIA GPX

image1castello di Fenis

Descrizione: L'itinerario è stato testato utilizzando una bicicletta gravel per cui risulta fattibile con questa oltre che con la MTB. Attenzione solo ai tratti su sentiero. La traccia comprende anche 3 varianti. 1) Caluso: utile se i lavori della nuova circonvallazione dovessero interrompere il percorso. Il fondo non è bellissimo (erboso). 2) Chatillon: dedicato a chi non ama i percorsi accidentati in quanto consente di evitare un sentiero ed un passaggio con scalini larghi (da fare bici a mano!). Si scende sempre alla via Chanoux però tutto su asfalto e senza passare dalla chiesa. 3) Tavagnasco: consente di evitare una sbarra nel sottopasso dell'autostrada che potrebbe essere chiusa da lucchetto (non si può attraversare passando di sotto ma solo scavalcandola). Si evita anche un piccolo guado su rio ed un cane pastore se c'è. La parte iniziale e finale del ritorno si svolge lungo il fiume Po. Da Chivasso si sale a Ivrea passando per il castello di Mazzè. Si affianca poi la Dora Baltea toccando il ponte romano di Pont-Saint-Martin, il forte di Bard, il ru de la Plaine a Saint Vincent con percoro spesso in quota e molto panoramico. La discesa su Aosta ci farà ammirare il suggestivo ponte-acquedotto di Grand Arvou, di epoca medioevale. Gran parte del rientro sfrutta la pista ciclabile lungo la Dora chiamata Velodoire che risulta in gran parte asfaltata. Passeremo per il castello di Fenis che merita una visita guidata. Attraverseremo nuovamente il Canavese per raggiungere Chivasso e fare rientro a Torino.

altimetria

image2chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Settimo Vittone)

image3ponte romano (Pont-Saint-Martin)

image4il forte di Bard

image5panoramico sterrato del ru Pompillard

image6ponte-acquedotto del ru Prevot

image7tumulo celtico di Busseyaz

image8la ciclabile per Fenis

image9cappella di S. Rocco (Romano C.se)

image4il forte di Bard

image6panoramico sterrato del ru Pommpillard

image6ponte-acquedotto del ru Prevot

image7tumulo celtico di Busseyaz

image8la ciclabile per Fenis

image9cappella di S. Rocco (Romano C.se)

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Ultimo aggiornamento: 18 luglio 2024