Questa
è una proposta per un weekend a contatto con la natura.
L'itinerario si presta a molte varianti ed è realizzabile in
entrambe le direzioni.
Sicuramente ciclisti esperti e con un buon allenamento potrebbero
realizzarlo in un giorno solo.
Le motivazioni per cui abbiamo deciso di realizzarlo in due giorni
sono da un lato la mia limitata preparazione fisica e dall'altro il
desiderio di trascorrere un fine settimana un pò diverso dal solito.
Paese
|
Distanza
|
Totale
|
Quota
|
Bobbio
Pellice
|
0
|
0
|
734
|
Pra
|
15
|
15
|
1732
|
Colle
della Croce
|
2,5
|
17,5
|
2298
|
La
Monta
|
4,5
|
22
|
1661
|
Ristolas
|
2,5
|
24,5
|
1604
|
Abriès
|
3,5
|
28
|
1543
|
Le
Roux
|
4,5
|
32,5
|
1733
|
Le
Roux
|
0
|
0
|
1733
|
Col
d'Abriès
|
8
|
8
|
2658
|
Bou
du Col
|
8
|
16
|
1698
|
Prali
Ghigo
|
6
|
22
|
1455
|
Perosa
Argentina
|
22
|
44
|
600
|
Giorno 1
Percorso: Bobbio Pellice - Villanova - Conca del Pra - Colle della
Croce (Col Lacroix) - La Monta - Ristolas - Abriès - Le Roux
Lunghezza: 32 Km
Durata: 5 h
Difficoltà : M.C.A.
Dislivello: 1650 m ca
Partenza: piazza di Bobbio
Pellice (734 m).
Lasciata la nostra autovettura abbiamo intrapreso la salita che in 15
Km (di cui 7 d'asfalto) ci conduce nella conca del Pra (1732 m).
Considerando che la strada a tratti diviene pianeggiante e ci sono due
discese.....la pendenza non è niente male.
Il transito veicolare, nel tratto sterrato tra Villanova e la Conca
del Pra, è concesso solo a coloro che si recano nella Conca per
pranzare o cenare in uno dei rifugi/agriturismi.... si pedala quindi
abbastanza tranquilli.
Non dobbiamo attenderci nulla di eccessivamente impegnativo però in
un paio di tratti la nostra pedalata dovrà divenire efficace.
Giunti alla Conca abbiamo gustato un'ottima fetta di crostata di
frutta, per rinvigorire le nostre energie prima di intraprendere la
salita al colle della Croce (2232 m),.
Il sentiero che ci condurrà al Colle della Croce parte in
corrispondenza della fontana antistante la "Ciabota del
Pra". Purtroppo è ciclabile solo nella parte iniziale e in una
serie di tornanti nella pineta. Il sentiero è stato recentemente
rimesso in buono stato e la salita non presenta particolari passaggi
pericolosi o difficili.
L'unico inconveniente è che la bici
va..."accompagnata"...nel corso della salita.
Non devono trarci in inganno i primi baraccamenti che incontriamo alla
nostra destra, superatili dovremmo ancora salire all'incirca per una
mezz'ora prima di raggiungere il colle.
Qui troviamo una piccola costruzione sulla sinistra del sentiero e le
indicazioni della quota.
Scendendo sul versante francese ci troviamo di fronte ad un bivio, è
possibile scendere verso l'abitato di Echalp (sinistra) o di La Monta
(destra).
I due sentieri paiono d'eguale bellezza, però ci fidiamo dei consigli
datici da un escursionista incontrato nella conca del Pra, che ci
consiglia la discesa su La Monta.
Le promesse di un'appagante discesa vengono confermate e ci troviamo
di fronte ad un sentiero in terra battuta in mezzo ad immensi prati di
montagna. Superato questo primo fondo valle in quota il sentiero
prosegue con una serie di tornanti nel sottobosco, con delle buone
condizioni di fondo, che ci conducono all'abitato di La Monta.
Giungiamo sulla strada asfaltata principale e di qui ci dirigiamo a
destra in direzione d'Abriès.
Le possibilità di
pernottamento sono molteplici poiché il Queyras presenta un'ottima
ricettività turistica. Il nostro tragitto attraversa gli abitati di
La Monta, Ristolas, Abriès, le Roux; è quindi pressoché
indifferente prediligerne uno piuttosto di un altro.
Abriès è il centro principale, che offre supermercati, cartolerie,
bar, etc... Le Roux è 150 m ca più in alto rispetto ad Abriès e
ci permette quindi di diminuire il dislivello del giorno successivo e
d'evitare d'iniziare la giornata con un tratto asfaltato di 5 Km ca.
Abbiamo deciso di pernottare a
Le Roux. Ciò ci permette di intraprendere la salita verso il Colle
d'Abriès, il cui nome francese è Col St. Martin, dirigendoci
direttamente su sentieri e sterrati.
Il rifugio Le Cassu è semplice e confortevole con una bellissima
visuale sulla vallata del Bouchet.
Giorno 2
Percorso: Le Roux - Pre Roubaud - Colle d'Abriès (St. Martin) - Bou
du Col - Prali Ghigo
Lunghezza: 25 Km
Durata: 5 h
Difficoltà : M.C.A.
Dislivello: 900 m ca
Seguiamo le indicazioni
presenti nel centro dell'abitato di Le Roux in direzione della
frazione di Pre Roubaud e del colle St. Martin.
Il sentiero s'inerpica sui ripidi prati e non è ciclabile al 99%.
Superato Pre Roubaud, il sentiero lascia spazio ad una strada vera e
propria, che costeggia la montagna e che in leggera discesa va a
ricollegarsi con la strada sterrata proveniente dalla nostra sinistra
che costeggia il ruscello della Valle St. Martin.
Qui ci sorge il dubbio che ci doveva essere un'altra strada,
totalmente ciclabile, costeggiante il sopra citato ruscello e la cui
partenza facilmente si trova a valle dell'abitato di Le Roux.
La strada costeggia il ruscello
(sinistra orografica) per circa 700 m. Ci troviamo di fronte ad un
bivio: la nostra strada lo attraversa (verso sinistra per noi che
viaggiamo in direzione opposta all'acqua), mentre sulla destra vi è
un sentiero che prosegue.
Non possiamo sbagliarci perché scorgiamo a sinistra (dall'altra parte
del ruscello) il cartello indicante il Col St Martin.
Il sentiero è pedalabile, da parte di ciclisti esperti, per lunghi
tratti; la pendenza non è elevata ma la larghezza è molto esigua ed
è quindi sufficiente "sbandierare" un pò con la ruota
anteriore per perdere l'equilibrio urtando il manto erboso a lato.
Tratti con pendenza ridotta si alternano a tornanti che ci portano in
quota.
Nel tratto finale del sentiero, scorgiamo una croce sul Colle, che ci
permette di dosare le nostre energie e d'assaporare il prossimo
raggiungimento della meta (in realtà si tratta di un cartello con
indicazioni di quota, di direzione, etc..).
Giunti sul Colle di Abriès (2638 m) è possibile scegliere tra due
diversi percorsi: scendere direttamente (sx) andandosi a ricongiungere
al tracciato che si snoda a fondo valle e che conduce a Bou du Col
oppure proseguire in cresta sulla destra per poi scendere verso il
Lago Verde dove si trova l'omonimo rifugio.
Decidiamo di scendere direttamente, senza passare dal Lago Verde,
visto il peggioramento delle condizioni climatiche.
Il sentiero che scende fino all'alpeggio di Bou du Col è ciclabile al
99%. Giunti a Bou du Col ci aspetta la strada sterrata che scende su
Prali Ghigo.
Alternative:
1. percorrere il colle dell'Urina che dal Pra ci condurrebbe
direttamente nella valle di Valpeveyre per poi scendere su Le Roux.
2. percorrere il Colle di Thuras che da Le Roux ci porta sull'abitato
di Cesana Torinese, salire a Sestriere per poi scendere verso il fondo
della Val Chisone.
3. percorrere il Colle de Peas che ci porta sull'abitato di Les Fonts,
e poi il col Bousson che da le Fonts ci porta su Cesana. (vedi sito
della 3 gg di MTB)
Disponibile anche in formato DOC
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