IItinerario grandioso, veramente stupendo e
raccomandabile per ambienti attraversati, panorami, e le due
lunghissime discese tecnicamente non difficili e totalmente
ciclabili. Dedico questo itinerario a ricordo degli amici Claudio,
Massimo e Bruno, Roberto e Paolo, che proprio sulle montagne che
dominano questo giro ebbero un tragico appuntamento con il destino.
Provato il 5 Agosto 2005 con Asti A., Grandi P.,
Salvai N. e De Altin L.
Localita' di partenza: strada per il Colle dell’Agnello,
bivio Grange del Rio (Val Varaita)
Dislivello in salita/discesa: c.ca 2200 metri
Ciclabilita' in salita: 75% (dislivello), 85% (sviluppo)
Ciclabilita' in discesa: 95% (dislivello), 98% (sviluppo)
Sviluppo: 43,5 Km
Tempo: h 7,30 (soste escluse)
Difficolta’: MCA/OCA (ben allenati)
Punti d'appoggio: 7 Degrès EST a l’Echalp - Refuge du Viso
Cartografia: Carta sentieri e rifugi IGC 1:50.000 N° 6
Monviso
Raggiungere il punto di partenza seguendo da Chianale la strada per
Il Colle dell’Agnello per un paio di Km, fino al tornante del bivio
con il Vallone di Soustra.
Risaliti al Colle dell’Agnello, scendere fino al primo tornante a
dx sul versante francese dove parte un sentierino che si ricollega
più avanti a quello principale che sale dal Rif Agnel (foto
1), e sempre in sella alla bicicletta raggiungere il Col
di Vieux (m 2806 -
foto 2). Dal Colle si ha già
una buona visione sul vallone di discesa, con bella vista sulla
conca che racchiude il Lago di Foreant (foto
3). Raggiungere questo lago (foto
4), costeggiarlo e proseguire alla volta del lago
successivo d’Ecorgèou (foto
5). Il sentiero costeggia anche la sponda occidentale di
questo lago (foto
6) per poi scendere nel vallone, entrando
progressivamente in una bella pineta alpina che con divertente
ciclabilità porta fino al ponte oltre al quale c’è l’Echalp.
Si continua per la stradina asfaltata che risale il Vallone di Guil
fino al Belvedere du Viso. Da qui si può scegliere tra il sentiero
inferiore che passa basso e forse ancora con buona ciclabilità
porta direttamente sotto il Passo di Vallanta, oppure come abbiamo
fatto noi l’altro, che guadagnando subito di quota (foto
7) si porta alto e permette poi di arrivare in sella al
Rifugio (foto
8) e poi proseguire fino al lago di Lestio (m 2500). Dal
lago la ciclabilità cessa del tutto e per 300 metri di dislivello
bisogna spingere la bici, dapprima abbastanza agevolmente, poi nella
parte alta sempre con più fatica per le condizioni del sentiero
ingombro di grossi detriti Un lungo diagonale finale ascendente
verso sx porta dopo un’ora circa dal Lago al Passo di Vallanta (foto
9). Una palina indicatrice indica il sentiero di dx per
il passo della Losetta. I 45 min. indicati dalla palina sono
abbastanza scoraggianti, ma occorrono quasi tutti perché il sentiero
e' solo a tratti ciclabile. Bisogna stare attenti perché a tratti e'
anche esposto e nella parte finale per raggiungere il Passo
un’ottantina di metri più in alto, bisogna nuovamente spingere la
bici. Raggiunto il Passo (foto
10), ammirato nuovamente il grandioso versante
occidentale del Monviso di Vallanta , ci si prepara per la lunga discesa nel vallone di
Soustra: ripida e difficilmente ciclabile nella parte iniziale, ma
via via sempre più scorrevole (foto
11). Probabilmente il Vallone sarà già in
ombra se come noi, avete fatto pranzo a l’Eclalp e merenda al Rif.
Del Viso, ma sicuramente sarà sempre una gran bella lunga
discesa.
Altre foto: panorama dal Passo Losetta
foto 11b
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